Simone Zoia
Attraverso loro ho guardato il mondo, ho visitato paesaggi e architetture e con loro ho cercato di capire le città, la società e le persone che mi circondano. Un riferimento importante, che mi ha portato a scegliere non solo il percorso scolastico e lavorativo, ma anche le mete dei miei viaggi, le mie letture e spesso e volentieri anche i miei amici.
All’università ho cercato di rubare con voracità ogni parola ed ogni sfumatura dai maestri che ho incontrato: ho amato le elecubrazioni di Purini, la schiettezza operativa di Valle ed Aymonino, la cinica analisi della società contemporanea letta nei quotidiani da Tentori, la capacità compositiva di Siza in grado di fondere e confondere l’architettura con il paesaggio e la lucida razionalità di Nijric, il mio relatore di tesi.
Ho fondato lo studio VALERI.ZOIA assieme a Luca nel 2001, lavorando sempre con la comune convinzione che il progetto possa essere prima di tutto alla base della nostra pratica artistica e che sia il vero valore aggiunto che la nostra professione è in grado di offrire nel vasto e variegato mondo dell’edilizia.
Amo il disegno, in modo particolare lo schizzo e, pur avendo coscienza dei miei limiti grafici, lo professo con caparbietà perché credo che esso sia uno strumento fondamentale per il mio mestiere e che sia una forma di apprendimento e di assimilazione.
Lavoro quotidianamente professando l’idea che l’architettura non sia necessaria, basti vedere la situazione professionale oggi, ma che con essa la vita sia un’altra cosa.